Approvata alla Camera la riforma Gelmini
Mentre fuori dalla Camera vanno in scena le proteste degli studenti, con annesso corollario di manganellate e lanci di oggetti, dentro l’Aula di Montecitorio il governo prima soffre e poi riesce ad approvare la contestatissima riforma dell’università firmata dal ministro Maria Stella Gelmini (con 307 sì e 252 no). Lo fa mentre Silvio Berlusconi liquida sprezzatemente la protesta degli studenti, Umberto Bossi dice di capirla “almeno in parte” e maggioranza e opposizione litigano sulla responsabilità degli scontri di piazza. Con Vendola che evoca un clima “cileno”, con La Russa che accusa l’opposizione “di strumentalizzare” la piazza e con il ministro Maroni che si difende: “Il cordone della polizia per blindare Montecitorio era indispensabile. Volevate che entrassero in transatlantico?”.
Dopo il voto favorevole, la Gelmini ostenta soddisfazione: “L’approvazione della riforma è un fatto importante, una tra le più importanti della legislatura. Spiace averlo dovuto fare in un clima di tensione sociale”. Per il ministro la colpa è “della incapacità del Pd e dell’opposizione di affrontare i problemi dell’università con senso di responsabilità ma solo con con la lente della demagogia o dell’ideologia”.
(La Repubblica, 1 dicembre 2010)
Testo del DDL 1905 (Riforma Gelmini Università, testo integrale)
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